L’altra metà di Valibi

Oggi scopriamo qualcosa in più su Valentina, la designer che cura i planner Valibi, dalla progettazione editoriale alla grafica. Infatti, mentre Alice si dedica allo studio delle copertine, Valentina elabora la paginazione interna delle Agende e la rilegatura migliore, realizzando a quattro mani prodotti sempre accattivanti ed utili all’organizzazione.

Come ti descriveresti in 3 parole?
Curiosa, sbadata, resiliente.

Hai sempre voluto diventare una designer?
In realtà devo ancora fare molta strada per diventarlo, ma sicuramente ho sempre avuto una passione e una sensibilità particolare a tutto ciò che prevede una progettazione. Mi è sempre piaciuto inventare e disegnare. Durante gli anni del liceo artistico, nel mio piccolo, ho potuto sperimentare cosa fosse l’architettura e il design. Ma ciò che ha segnato veramente chi sono oggi è stata una sconfitta: non sono riuscita a passare il test di ingresso ad architettura, a differenza di mia sorella, ed ho ripiegato su disegno industriale, senza sapere che quella sarebbe stata la decisione migliore che potessi (non) prendere. Ero nel mio mondo e da allora non ho più abbandonato il design, che oggi è la mia professione.

Cosa ti piace del tuo lavoro?
Mi piace potermi confrontare con progetti sempre nuovi, in ambiti completamente diversi. Mi piace fare ricerche per capire quale percorso seguire e poi sperimentare. Il momento più bello è quando tutte le idee trovano un giusto collocamento e tutto inizia a funzionare veramente.

Com’è nata l’idea di progettare planner?
Forse non dovrei dirlo, ma in realtà sono una persona piuttosto disordinata, o meglio, ho il mio personalissimo senso dell’ordine, oltre a dimenticarmi praticamente tutto. Avere un’agenda, per me, diventa essenziale per poter portare a termine ogni giornata indenne. Ho cercato molto un planner che facesse al caso mio, che racchiudesse tutti gli strumenti per l’organizzazione di cui avevo bisogno, poi ho letto “the seven habits of highly effective people” di Stephen Covey. È stato illuminante, oltre che una grandissima fonte di ispirazione. Covey mi da dato le basi e lo spunto essenziale per capire che il planner che volevo dovevo crearlo da sola. L’ho progettato per me e poi l’ho regalato a parenti ed amici perché secondo me è un aiuto reale nella pianificazione e nel raggiungimento dei propri obiettivi. Io quest’anno sono fiera di dire che ho mantenuto tutti i miei buoni propositi 2019 (anche se qualche sogno nel cassetto ancora c’è).

Progetti per il futuro?
Sicuramente quello di continuare a lavorare duramente al progetto di valibi. Vorrei far crescere questa piccola idea e portarla ad un livello sempre più professionale. In particolare l’obiettivo numero uno per il 2020 è trasformare questo sito in un e-commerce.